Category Archives: Surveillance

31Gen/23

Holocaust Remembrance Day attack in Jerusalem: Comments from a European security perspective – by Maria Alvanou

The phrase “one man’s terrorist is another man’s freedom fighter” has been used in the discussion for decades now regarding whether violence conducted by Palestinians against Israelis constitutes terrorism or not. Different geopolitical interests, ideological approaches, historical accounts, and even personal affiliations, in conjunction with the complexity of the Middle Eastern issue and the grievances people have been facing in this area, have led to different characterizations. Some have called them terrorism, others insurgency or resistance. And indeed, from an operational point of view, when attacks have been aiming at military targets, things can be blurred. However, there have been some true textbook cases of terrorism. Such a case has been the one of January 27th, 2023, that has led UN Spokesperson, António Guterres to state: “There is never any excuse for acts of terrorism.  They must be clearly condemned and rejected by all.”[1]  

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29Giu/15

… ma guarda un po’: Rezgui usava Fb! – by Alessandro Burato

“Un avido utilizzatore di Social Media”, “Davvero attivo sui Social Media”. Potrebbe sembrare la descrizione davvero di chiunque, non solo di un teenager ma anche di uomini e donne non nativi digitali che affollano costantemente i social. E invece è quanto viene riportato oggi da quasi tutte le testate come tratto distintivo di Seifeddine Rezgui, nome de guerre Abu Yahya al-Qayrawani, 24 anni e un diploma di una scuola tecnica e futuro ingegnere, che durante il Black Friday ha ucciso a sangue freddo 38 persone sulla spiaggia di un resort a Susa, Tunisia. Continue reading

18Mar/15

Social Media Intelligence: dalla pratica alla disciplina – by Alessandro Burato

Con diversi gradi di impiego e di penetrazione, la SOCial Media INTelligence (SOCMINT) viene utilizzata dai servizi di intelligence internazionali per raccogliere dati rilevanti al fine di fornire informazioni aggiuntive circa determinate minacce. Nel dibattito internazionale intorno a questo metodo di raccolta e interpretazione di dati provenienti dal web 2.0 sono chiare alcune posizioni fondamentali per riuscire progressivamente ad attestare questa che al momento è quasi unicamente una pratica applicata come una disciplina vera e propria cioè corredata non solo da obiettivi e mezzi ma anche e soprattutto da una riflessione metodologica. Continue reading

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ITSTIME (Chiara Fonio) parteciperà alla conferenza CDPD dal 21 al 23 gennaio 2015.

Per ulteriori informazioni vista il sito.

13Gen/15

Ansar-alhaqq.net: il primo “risultato” di Anonymous – by Alessandro Burato

L’indomani della strage al giornale satirico Charlie Hebdo il gruppo internazionale di hackers conosciuto con il nome di Anonymous ha lanciato la sua campagna contro la comunicazione del terrore a difesa della libertà di espressione. Sotto l’hashtag #OpCharlieHebdo (utilizzato fino ad ora più di 43.000 volte) ha dichiarato di voler perseguire due principali obiettivi: innanzitutto quello di raccogliere informazioni riguardanti siti di propaganda islamista che inneggino al jihad ed eventualmente oscurarli unitamente alla richiesta a tutti gli utenti di Twitter di segnalare eventuali profili utilizzati come strumenti di radicalizzazione da parte dei terroristi cosicché vengano bloccati dalla compagnia. Continue reading

04Dic/14

Più telecamere = più sicurezza? L’omicidio di Loris pone la questione – by Chiara Fonio

Il prefetto di Santa Croce ha annunciato un nuovo piano per la sicurezza: più telecamere e polizia. L’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival ha dato una notevole accelerata al “patto per la sicurezza” . L’implementazione della videosorveglianza è presentata quasi come un fatto “naturale”: in fondo è grazie alle telecamere che sono emerse alcune contraddizioni significative e preoccupanti. Le immagini della videosorveglianza raccontano, per ora, un’altra storia rispetto ai fatti descritti dalla madre: il bambino non è stato accompagnato a scuola.

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02Dic/14

Social Media Intelligence: un nuovo spazio per la raccolta di informazioni rilevanti – by Alessandro Burato

L’utilizzo dei social media come strumento per monitorare gli aspetti più disparati è stato impiegato sin dalla loro comparsa sul panorama mondiale. Quando questa indagine migra dalla molteplicità di temi dei quali si può occupare per dirigersi verso un utilizzo puntuale in materia di sicurezza prende il nome di SOCMINT ossia SOCial Media INTelligence. Ambito di indagine sicuramente non nuovissimo ma di recente teorizzazione, la SOCMINT cerca ancora uno spazio all’interno del dibattito accademico per la sua collocazione nel più ampio spettro delle declinazioni dei processi di intelligence. Oltre a questo aspetto di pura disquisizione teorica, altre riflessioni si aprono sia sul piano metodologico che deontologico. Continue reading

08Ott/14

Il diritto di accesso ai dati personali in Italia – by ChiaraFonio

Presentiamo una sintesi dei risultati di una parte della ricerca europea IRISS, dedicata all’esercizio dei diritti da parte dei cittadini. In particolare, la ricerca si proponeva, inter alia, di verificare l’effettiva capacità di accesso ai dati personali in ambiti pubblici e privati in dieci paesi europei. I risultati della nostra ricerca mettono in luce molteplici criticità nel contesto nazionale. Nel documento indichiamo delle raccomandazioni per l’implementazione di buone prassi”

IRISS-Diritto di accesso in Italia

2 ottobre 2014 – Intervista di Chiara Fonio su Wired. L’idea di dotare la polizia di piccole videocamere indossabili, l’ho scritto qualche tempo fa qui su Wired, non è affatto cattiva. Se ben implementata, lo ricordano anche alfieri della privacy online come l’ACLU e lo dimostrano i risultati di una prima sperimentazione in California, può portare a minori abusi delle forze dell’ordine e meno lamentele dei cittadini.

01Ott/14

Notes on social media, big data and pandemics – by Chiara Fonio & Alessandro Burato

While diseases have historically received a significant amount of attention from the global public health community through the development of impressive surveillance systems, it seems challenging to assess whether big data really make a difference in real-time responses to pandemics. Continue reading