Twitter a 24 ore dall’attentato di Strasburgo – by Filippo Tansini

Twitter è diventato, quasi per definizione, la piattaforma social di immediata fruizione; per questa ragione utilizzato nella comunicazione di crisi al fine di raggiungere velocemente i cittadini in pericolo. È stata perciò condotta una analisi esplorativa dei messaggi pubblicati nelle prime 24 successive all’atto terroristico compiuto nella notte dell’11 dicembre a Strasburgo. 

Dopo una prima fase di incertezza, i messaggi social hanno velocemente deviato sulla situazione politica interna. Le discussioni, infatti, sono emerse già dalle prime ore dopo l’attentato. I dati di analisi dell’ecosistema mostrano un peso notevole e una viralità accentuata (account coinvolti e hashtag rilevati). La criticità del tema, la sensibilità degli utenti, la difficoltà di tenere traccia della diffusione su differenti canali di contenuti virali rendono le prossime ore particolarmente delicate: si tratta certamente di una situazione a rischio che si presta ad essere capitalizzata variamente da agenti antagonisti.

Dataset

L’analisi qui riportata è eseguita su un dataset appositamente creato. Poiché non sono emersi specifici hashtag per identificare l’attacco terroristico, si è scelto di utilizzare come chiave di ricerca semplicemente la parola «Strasbourg» e il relativo hashtag «#strasbourg». Il dataset così recuperato comprende un campione dei tweet pubblicati a livello mondiale (nessun filtro paese o lingua impostato). Si è scelto di filtrare la selezione con i contenuti pubblicati tra le 18.00 dell’11 dicembre 2018 e le 18 del 12 dicembre 2018. Sebbene, secondo le ricostruzioni, l’incidente sia avvenuto attorno alle ore 20, si è deciso di mantenere due ore di margine per consentire una migliore lettura dei trend in situazione critica, grazie al confronto con il numero di tweet pubblicati in una finestra temporale di normalità (baseline). A questo primo dataset è stato unito un secondo dataset contenente i tweet pubblicati nello stesso arco temporale. La chiave di ricerca, in questo secondo caso, non è legata a keyword, ma alla geolocalizzazione dei tweet pubblicati: entro 1 km dalle coordinate del luogo dell’incidente. In questo modo è possibile intercettare i messaggi pubblicati da testimoni e persone coinvolte nei primi frangenti dell’evento, indipendentemente dalle parole presenti nei messaggi. Il dataset così assemblato comprende 57.910 tweet, di cui 68 provenienti dal dataset di messaggi geolocalizzati[1].

Tweet trendline: il superamento della soglia critica

Il primo tweet utile rilevato dall’analisi è delle 19.54 «Apparemment un type tiré des coups de feu sur le marché de Noël à #strasbourg #flippant» (Apparentemente un ragazzo ha sparato colpi al mercatino di Natale a #strasbugo #spaventoso) pubblicato dall’utente Cultureuse. Pochi minuti dopo, si registra il secondo tweet: «coups de feu et hurlements dans la grand’rue à #strasbourg» (spari e urla nella strada principale di #strasburgo). È un messaggio pubblicato alle 19.58 dall’utente Getehesse. Si tratta delle fasi immediatamente successive all’evento, in cui ancora non è chiaro se si tratti di un attacco terroristico; un utente gli chiede «Coup de feu ou pétard? Un touriste non avertis des coutumes locales pourrait vite être sous le choc» (Colpo di fuoco o petardo? Un turista ignaro dei costumi locali potrebbe rimanere rapidamente sotto shock), alle 20.11 arriva la risposta: «Apparemment, coups de feu. Ya plus rien, là, mais j’ai pas trop envie de descendre» (A quanto pare, colpi da fuoco. Non è rimasto niente, ma non voglio scendere). Alle 20.01 il giornalista Emmanuel Foulon scrive «Bruits de Coups de feu dans les rue de #Strasbourg Panique dans la grand rue Tout le monde est couché dans le restaurant Petards?» (Rumori di spari per le strade di #Strasburgo Panico nella strada principale Tutti giacciono nel ristorante Petardi?). La situazione inizia a diventare più chiara.

Nel grafico in fig.1 si può seguire lo sviluppo nell’andamento dei tweet, sulle ascisse il passare del tempo (con risoluzione al minuto), sulle ordinate il numero di tweet rilevati. Ogni punto rappresenta il minuto di pubblicazione dei tweet, la dimensione dei punti corrisponde al numero totale di interazioni raccolte in quel minuto (somma di like, retweet, commenti).

Come si può notare si registra un numero crescente di tweet fino a raggiungere il picco massimo tra le 22.02 e le 22.09 con 887 contenuti rilevati in totale (nota 1, in grafico).

Dal punto di vista delle dinamiche di diffusione della notizia, tuttavia, un primo momento chiave avviene un paio d’ore prima: alle 20.46 (nota 2, in grafico). A quell’ora si registrano una cinquantina di contenuti diversi, la grandezza del punto segnala più di 14k interazioni, di queste oltre 12k sono raccolte dal tweet dell’account dedicato alle emergenze del Ministero degli Esteri francese: «Événement grave de sécurité publique en cours à #Strasbourg. Les habitants sont invités à rester chez eux. Plus d’informations à venir, suivez les consignes des autorités» (Serio evento di pubblica sicurezza in corso a #Strasburgo. Gli abitanti sono invitati a rimanere a casa. Maggiori informazioni a venire, seguire le istruzioni delle autorità). Da quel momento si innesca una dinamica di diffusione virale e aumentano i contenuti e interazioni raccolte: l’ecosistema delle conversazioni critiche si è trasformato, l’emergenza è diventata un oggetto riconosciuto ufficialmente.

I contenuti

Il grafico 2 rappresenta la top 30 degli hashtag più frequentemente utilizzati nel dataset rilevato[2]. L’attualità politica francese emerge al primo posto: l’hashtag #gilejaunes è compare 3.538 volte, quasi il doppio di #france (1.924) al secondo posto.

L’hashtag relativo ai «gilet gialli» non riguarda semplicemente la concomitanza dell’attentato con le proteste e le tensioni sociali attualmente molto accese nella nazione. Una teoria del complotto ha iniziato a circolare online: l’attentato sarebbe una azione false flag ideata dal governo francese al fine di distogliere l’attenzione dalle difficoltà della politica interna e poter più agevolmente ricompattare la società attorno al tradizionale metus hostilis.

Per meglio comprendere le dinamiche di discussione su Twitter in relazione a questo fenomeno, nel grafico 3 sono rappresentati i tweet che contengono hashtag relativi ai «#giletjaunes». Anche in questo caso, sull’asse orizzontale sono presenti data e ora di pubblicazione, sull’asse verticale la quantità di tweet rilevati. In questo caso la dimensione della linea restituisce la quantità totale di interazioni rilevate (retweet, like, commenti).

Come si può apprezzare abbastanza chiaramente dal grafico, le citazioni degli hashtag relativi ai gilet gialli iniziano la notte stessa dell’attentato, acquisendo rapidamente visibilità. Già alle 22 dell’11 dicembre segnano il picco massimo di contenuti (408 tweet in un’ora) per poi segnare poco dopo, alle attorno alle 23, il numero massimo di interazioni rilevate in un’ora: 25.870. Tra i tweet più commentati in quest’ora emergono posizioni opposte: Katie Hopkins (giornalista inglese, collaboratrice del sito canadese alt-right «The Rebel Media») sostiene polemicamente una disparità di trattamento tra sospetti terroristi e gilet gialli. Con argomenti simili si esprime anche Damien Rieu (militante politico, tra i principali esponenti del movimento identitario in Francia). Sul piano diametralmente opposto l’account Conspiracy watch che compie azione di debunking, condividendo uno dei video in cui sono espressi dubbi circa la legittimità dell’attentato. Anche il blogger Tristan Mendès France condivide screenshot da gruppi Facebook in cui vengono sostenute varie teorie del complotto riguardanti i fatti di Strasburgo, e lo stesso fa anche l’utente Bordelaw.

Alle 23, insomma, si trovano già messaggi di reazione e scontro tra le parti: l’innesco della teoria complottista è da ricercarsi poco dopo la circolazione delle prime informazioni sull’attentato, con diffusione multicanale (Twitter, Facebook).

 Gli utenti più influenti

 Per concludere questa prima panoramica dell’ecosistema digitale di conversazioni restano da esaminare i principali account impegnati nelle discussioni rilevate.  Il grafico 4 aiuta a distribuire gli account attivi secondo una logica di migliore performance: sull’asse orizzontale è indicato il numero di tweet, sull’asse verticale le interazioni complessivamente raccolte (like, retweet, commenti). Dal grafico si può notare, ad esempio, l’impegno di Le Figaro nel seguire la vicenda con numerosi tweet, pur suscitando un limitato coinvolgimento degli utenti. Dal punto di vista dell’efficacia della comunicazione, allora, emergono due profili istituzionali direttamente coinvolti nell’emergenza: quello dedicato alle emergenze del Ministero degli esteri (6 tweet rilevati per oltre 23k interazioni) e quello del Préfet de la région Grand-Est et du Bas-Rhin (18 tweet, oltre 14k interazioni).

Una valutazione dopo le prime 24 ore

In complesso, le prime ore successive all’attentato di Strasburgo su Twitter mostrano un orizzonte eterogeneo, decisamente influenzato dalla situazione politica interna.

Le dinamiche di messaggi e interazioni su Twitter si sono evolute rapidamente. In circa 50 minuti si è passati da una iniziale situazione di incertezza, alla dichiarazione ufficiale di un “evento grave in corso di svolgimento” da parte dell’account dedicato alle emergenze del Ministero degli Interni. Dal punto di vista della comunicazione in situazione di crisi, quindi, l’azione congiunta dei diversi account istituzionali si è rivelata efficace, specialmente nel diventare rapidamente un punto di riferimento affidabile per i cittadini.

Vista la delicatezza dell’attuale equilibrio sociale interno, la vera sfida, non semplice, sarà quella di continuare a mantenere la posizione acquisita anche nelle prossime ore.

[1] Il dataset è stato sottoposto ad una analisi qualitativa per escludere eventuali messaggi out of scope o duplicati.

[2] Nota: dalla classifica è stato eliminato l’hashtag #Strasbourg perché utilizzato come keyword di ricerca.