Islamic State Hacking Division ai “lupi” di IS: “Colpite i soldati italiani” – by Alessandro Burato

O infedeli di Roma, o voi che siete devoti alla croce, o voi crociati che combattete lo stato Islamico, vi diciamo “morite in , morite perché con la grazia di Allah, l’Islamic State Hacking Division (ISHD) ha ackerato  diversi server militari, database ed email e con questi abbiamo ottenuto con successo informazioni personali di personale militare impiegato in aviazione, marina ed esercito… Da tutto il materiale che abbiamo ottenuto abbiamo deciso di rilasciare 10 indirizzi cosicché i nostri fratelli in Italia possano sistemarvi”.

Questo il testo tradotto dall’inglese che apre un documento rilasciato sotto il nome dell’ “Islamic State Hacking Team”, un gruppo che si autodefinisce il servizio di ackeraggio del Sedicente Stato Islamico. Il testo è identico a quello usato per lanciare lo stesso tipo di minaccia lo scorso 21 marzo verso 100 militari americani dei quali, come per i 10 nostri connazionali, sono elencati, accanto alle foto dei loro volti, nomi e cognomi, indirizzi e numeri di telefono.

Segue poi una parte in italiano:

“Conquisteremo Roma, e Aqsa ,distruggeremo le vostre croci , con il benestare di Allah. i’m back altough the disbelievers dislike it. Giuriamo su allah che entreremmo e conquisteremmo roma non manca tanto .. Un messaggio ai lupi solitari aspettiamo le vostre sorprese Italia ha dichiarato la guerra e noi l’abbiamo dichiarata tempo fa Aljihad Aljihad Aljihad. Allora saremo noi a portare la jihad nelle vostre terre. Hai detto che la mano dell’America è lunga e può giungere ogni dove, e allora sappi che i nostri coltelli sono affilati: tagliano mani e gole dei miscredenti”.

“Pagare O americani, o europei, lo Stato Islamico non ha iniziato una guerra contro di voi, come i vostri governi e i vostri media cercano di farvi credere. Siete voi che avete iniziato a trasgredire, e per questo meritate di pagare. Pagherete con il collasso della vostra economia. Pagherete quando i vostri figli saranno mandati in guerra contro di noi e torneranno disabili e amputati, in casse da morto o con problemi mentali. Pagherete il prezzo quando avrete paura di viaggiare nel mondo. Oppure pagherete nelle vostre strade, circondati da musulmani, e non sarete al sicuro nemmeno nel vostro letto. Pagherete il prezzo quando la vostra crociata fallirà e noi invaderemo le vostre case e vi faremo”

Termina così bruscamente in un italiano non propriamente madrelingua il testo che precede le fotografie dei dieci militari, con relativi indirizzi, e che riprende alcuni temi ormai noti della propaganda del sedicente Stato Islamico, come la presa di Roma. In più questa volta il documento lancia un appello diretto ai lupi di IS a compiere “sorprese”. E poi ritorna il tema caro a Cantlie, in “lend me you ears”, della contro narrativa a quello che i media europei raccontano della lotta al terrorismo e a IS, insieme alla volontà di colpire dove la nostra società è più vulnerabile (economia) e all’aumento della percezione di insicurezza diffusa.

Non quindi un masterpiece della comunicazione propagandistica di IS ma sicuramente un documento che, inserito in un quadro più ampio e proprio per le direttive precise che fornisce, richiede che si vigili sulla sua diffusione e si capisca da chi viene recepito…

ISHD IT