Soft Skill e competenze necessarie per la gestione di minacce attuali e future – by Barbara Lucini

L’instabilità socio-politica diffusa di questi ultimi mesi, rappresentata da proteste e aperti scontri violenti nelle piazze di molte città del mondo e il differente profilo assunto dai nuovi scenari della minaccia terroristica, deve necessariamente interrogare chi si occupa della risposta a questi eventi.

In particolare, l’attenzione dovrebbe essere posta, secondo i principi di crisis management spesso disattesi, su tutte le fasi di una crisi: dalla prevenzione / pianificazione alla risposta effettiva una volta la crisi si sia manifestata con tutta la sua portata di trasformazione.

In questo quadro di grandi cambiamenti e nuove sfide, dove le minacce globali stanno subendo sostanziali evoluzioni che riguardano anche il modo attraverso il quale questi fenomeni vengono narrati e trattati, una riflessione sulle modalità di gestione di tali fenomeni è opportuna. In particolare, è meritevole un approfondimento circa le competenze necessarie a chi, in prima linea a livello operativo o istituzionale, è impegnato nella comprensione e risposta a tali mutevoli scenari. In questa prospettiva è emersa la peculiarità delle soft skill come nuovo approccio metodologico–operativo, utile per la messa in atto di prospettive europee e internazionali che stanno caratterizzando la gestione dei fenomeni legati all’estremismo, alla radicalizzazione e al terrorismo e che possono essere così identificate: community policing; multiagency approach e community intelligence. I tre ambiti si interconnettono con i bisogni emergenti di comprendere i profili e i caratteri del rischio, nonché lo scenario diffuso, globale, interdipendente all’interno del quale tale rischio si genera e manifesta.

Il gruppo Itstime ha già dato un contributo significativo e rilevante, riguardante le soft skills nel quadro della lifelong learning education, per Law Enforcement Agency impegnate nella gestione di fenomeni di radicalizzazione, lavorando ad attività di ricerca specifiche per il progetto Eu H2020 Trivalent (https://trivalent-project.eu/). In questa stessa direzione prossimamente, si presenteranno i contributi sia della ricerca scientifica e dell’attività formativa.