Attacco in Nuova Zelanda 2 – Le contraddizioni di Tarrant – by Matteo Vergani

Il manifesto di rivendicazione di Tarrant (Il 15 marzo 2019 Brenton Tarrant, Australiano di 28 anni, ha aperto il fuoco in due centri islamici di Christchurch, Nuova Zelanda, uccidendo almeno 50 persone) è pieno di contraddizioni: dice di rispettare tutte le culture del mondo, ma di voler combattere il multiculturalismo, la diversità e l’immigrazione. Dice di non volere attenzione mediatica, ma rivela tratti ultra-narcisisti nel suo discorso e una fame di notorietà e attenzione mediatica noevole. Guardando ai fatti, il target rivela che l’attacco terroristico è motivato da odio razziale e religioso. Nel documento, Tarrant utilizza gli stessi argomenti di Breivik: giustifica il suo attentato facendo riferimento al presunto ‘genocidio della razza bianca’, che sarebbe causato da alti tassi di immigrazione e bassa natalità nei paesi europei. L’obiettivo è quello di istigare con il suo atto uno scontro di civilità tra paesi a maggioranza musulmana e paesi europei a maggioranza cristiana. Ad avallare l’ipotesi dello scontro di civiltà, Tarrant scrive di voler vendicare attacchi perpetrati nel nome dell’ISIS in occidente, come quello avvenuto a Stoccolma nel 2017 in cui rimase uccisa l’undicenne Ebba Akerlund. Questo manifesto pieno di contraddizioni è specchio dell’evoluzione dell’estrema destra a livello globale, che si sta evolvendo dall’anti-semitismo e dall’ossessione della ‘razza’ (pur non abbandonandola) all’odio per l’immigrazione e il multiculturalismo, e in particolare l’Islam.[1]

Tarrant si sente di far parte di un movimento politico insieme ad altri cosiddetti “lupi solitari” che hanno compiuto atti di terrorismo prima di lui (come Anders Breivik,[2] Dylann Roof[3] e Darren Osborne[4] tra gli altri), ma anche politici piu mainstream. Per esempio, Tarrant afferma di supportare Trump come un simbolo di una rinnovata identita’ bianca[5], seppur non come leader e policy maker. Nel suo manifesto, Tarrant afferma di non essere parte di alcuna oganizzazione, sebbene abbia interagito a vari livelli con molti gruppi. Non sappiamo ancora se è vero, e bisognera’ vedere l’esito delle investigazioni per sapere la verità. Spesso la storia ha dimostrato che i “lupi solitari” hanno in realtà legami con altri individui o organizzazioni politiche, che li supportano. In questo momento, la polizia della Nuova Zelanda ha ancora in custodia altri due individui, e sta investigando le loro relazioni con Tarrant.

Un altro aspetto interessante dell’attentato è quello relativo all’uso di armi da fuoco. Tarrant nel suo manifesto scrive esplicitamente che ha deciso di usare armi da fuoco (e non, ad esempio, esplosivi) per avere maggiore esposizione mediatica e per creare dibattito sull’utilizzo delle armi da fuoco a livello internazionale. Il suo obiettivo dichiarato è quello di causare l’abolizione del secondo emendamento della Costituzione americana, che garantisce il diritto di possedere armi. Questo secondo lui creerebbe le condizioni per una insurrezione di estrema destra negli USA che dividerebbe il paese secondo linee razziali e ideologiche. Al momento, il suo atto ha scatenato dibattito sulla legislazione in materia di armi da fuoco in Nuova Zelanda, spingendo il Primo Ministro Jacinta Arden a dichiarare che intende imporre nuove restrizioni sull’utilizzo delle armi da fuoco nel paese.

L’attentato del 15 marzo mostra che attacchi terroristici di estrema destra motivati dall’odio razziale si stanno diffondendo in tutto il mondo occidentale, non più solo in Nord America. Nel 2018, si stima che ci siano state almeno 50 vittime di attacchi di terrorismo di estrema destra negli USA.[6] Nel 2017, è stato calcolato che ci sono stati almeno 950 attacchi a Moschee nella sola Germania.[7]  Abbiamo già visto casi simili all’attentato di Christchurch nell’ottobre 2018 a Pittsburgh, dove Robert Bowers uccise 11 persone in una Sinagoga, nel gennaio 2017 a Quebec City, dove Alexandre Bissonnette uccise 6 persone in un centro culturale Islamico, nel giugno 2015 a Charleston, dove Dylann Roof uccise 9 persone in una Chiesa Metodista frequentata da afro americani. Questo tipo di attacchi sono più frequenti, e avvengono in tutto il mondo. Anche in tranquilli paesi di provincia, come Christchurch, in Nuova Zelanda, o come Macerata, dove Traini nel febbraio 2018 ferì gravemente 6 immigrati con la sua arma da fuoco. C’è una filo rosso che connette tutti questi atti di terrorismo. Non a caso, Tarrant nel suo manifesto cita anche Luca Traini, insieme a Breivik, Dylann Roof, Darren Osbourne (e altri) come esempi di coloro che si sono battuti per i suoi stessi ideali. Come ho scritto in precedenza,[8] sottovalutare il terrorismo di estrema destra può rivelarsi molto pericoloso, in Nuova Zelanda, in Australia, negli Stati Uniti, e anche in Italia.

[1] https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/1461444819831779

[2] https://www.washingtonpost.com/world/2019/03/15/new-zealand-suspect-allegedly-claimed-brief-contact-with-norwegian-mass-murderer-anders-breivik/?noredirect=on

[3] https://www.postandcourier.com/news/new-zealand-shooter-mentioned-dylann-roof-in-manifesto/article_9a32302c-4718-11e9-9023-57b6f37032a6.html

[4] https://www.theguardian.com/uk-news/2018/feb/02/finsbury-park-attack-darren-osborne-jailed

[5] https://www.theroot.com/new-zealand-mosques-shooting-suspect-called-trump-a-sym-1833323711

[6] https://www.adl.org/murder-and-extremism-2018

[7] https://www.reuters.com/article/us-germany-crime-islam/at-least-950-attacks-on-muslims-reported-in-germany-in-2017-report-idUSKCN1GE2V3

[8] https://matteovergani.wordpress.com/2018/02/12/italy-migrant-shootings-when-the-failure-to-recognize-right-wing-terrorism-is-a-threat-to-counter-terrorism/