Fake news is not a new social phenomenon. The first of which is traced to the documentation dates back to the Napoleonic period, as an old saying quotes that those who possess information possess power. Continue reading
Category Archives: Communication
Hate Studies: Hate Crime e Hate Speech in Italia – by Barbara Lucini
Le continue notizie di raid contro migranti, insulti razzisti e attacchi contro immigrati presenti nei centri di accoglienza impongono una riflessione circa la reale situazione del fenomeno e l’impatto che esso provoca sulle persone coinvolte. Continue reading
E’ stato pubblicato l’ultimo numero di Sicurezza Terrorismo e Società. Continue reading
Attacchi chimici e Missili americani: le Fonti sono attendibili? – by Gabriele Mori
In buona sostanza, la più grande fonte d’informazione e di statistiche sulla guerra civile siriana è, fino a prova contraria, un solo uomo. Scrive sulla Siria da casa sua, nella campagna del Regno Unito a migliaia di chilometri dai teatri del conflitto. Possiede solo “strumenti semplici”, ha un passato politico nettamente di parte e riceve per il servizio offerto denaro da un paese non definito che ipoteticamente ha tutto l’interesse acché quest’uomo rimanga una fonte informativa sulla tematica. Continue reading
Dabiq 14: la propaganda dopo Bruxelles – by Alessandro Burato
È di pochi minuti fa la diffusione del quattordicesimo numero di Dabiq, la rivista del Daesh, atteso per vedere come i recenti attacchi di Bruxelles sarebbero stati ripresi dalla propaganda. Tutta la premessa del nuovo numero, infatti, è dedicata agli attentati avvenuti il 22 marzo nella capitale belga. Ritorna il tema trattato anche nei video di rivendicazione che si sono moltiplicati l’indomani degli attentati: “Flames ignited years ago in Iraq have now scorched the battleground of Belgium […] Paris was a warning. Brussels was a reminder.” Continue reading
Dabiq 13: le rivendicazioni dei recenti attacchi nel nuovo magazine – by Alessandro Burato
È di circa un’ora fa il lancio dell’ultimo numero del magazine di Daesh: Dabiq 13. Continue reading
The new call for papers for the next JD issue (No. 6/Spring) to be published end of March 2016 is now online.
Fine 2015, Inizio 2016: Daesh tace e ci pensano i suo nemici a promuoverlo – by Marco Lombardi e Alessandro Burato
La fine dell’anno 2015 e l’avvio del nuovo 2016 sono stati caratterizzati da un’attenzione costante di media, agenzie di intelligence, aspiranti strateghi e politici alle possibili minacce di Daesh, sempre presente nel rumore mediatico di fondo di queste feste. Continue reading
Ancora Roma in un video di propaganda IS – by Marco Maiolino e Alessandro Burato
IS ha rilasciato oggi, esattamente qualche ora fa, un nuovo video della collezione propagandistica che soddisfa i suoi due pubblici di riferimento: i combattenti e i nemici. Il video prodotto da una emittente locale, di 14 minuti, è in arabo senza sottotitoli come quelli più noti rivolti all’Occidente e inizia mostrando immagini di miliziani in addestramento, giovani ragazzi che ben si prestano a fare da attrattiva per aspiranti combattenti. Continue reading
Dabiq 11, Aylan e Papa Francesco nel nuovo numero del magazine IS – by Alessandro Burato
Undicesima edizione per la rivista del sedicente Stato Islamico. In questo nuovo numero, appena lanciato in rete, come puntualmente accade, vengono trattati i temi che sui nostri media sono caldi e che occupano le prime pagine dei quotidiani. Continue reading
La vendetta degli anti-ISIS: il video – by Alessandro Burato
Il video, rilasciato due giorni fa dai miliziani anti-ISIS ma che è diventato virale sui Social ieri, si inserisce nel solco, e nella retorica, sia oratoria che cinematografica, utilizzata dai combattenti IS per raccontare le loro carneficine. Tute arancio, sfilate prima della fucilazione, catene ai polsi e ai piedi, armi imbracciate. Tutto quasi uguale, ad eccezione che le parti si sono rovesciate in questo film “parodia” delle brutali esecuzioni: l’arancio è in piedi, il nero a terra, in una pozza di sangue. Continue reading
Ansar-alhaqq.net: il primo “risultato” di Anonymous – by Alessandro Burato
L’indomani della strage al giornale satirico Charlie Hebdo il gruppo internazionale di hackers conosciuto con il nome di Anonymous ha lanciato la sua campagna contro la comunicazione del terrore a difesa della libertà di espressione. Sotto l’hashtag #OpCharlieHebdo (utilizzato fino ad ora più di 43.000 volte) ha dichiarato di voler perseguire due principali obiettivi: innanzitutto quello di raccogliere informazioni riguardanti siti di propaganda islamista che inneggino al jihad ed eventualmente oscurarli unitamente alla richiesta a tutti gli utenti di Twitter di segnalare eventuali profili utilizzati come strumenti di radicalizzazione da parte dei terroristi cosicché vengano bloccati dalla compagnia. Continue reading