In questi ultimi anni la ricerca sul terrorismo si è concentrata sul tema della radicalizzazione, per cercare di intercettare i segni che caratterizzano il processo che porta a un esito violento, per esempio di adesione a un gruppo terroristico, nella prospettiva di prevenire e ridurre il fenomeno. Continue reading
Tag Archives: Radicalization
CounteR Newsletter
Dear Readers,
We proudly present the CounteR Project Newsletter for all those interested in combating radicalisation, violent extremism, and crime prevention! Continue reading
Facebook Papers: radicalizzazione, intelligence gathering, digital ethnography e digital humint – by Barbara Lucini
(English version follows)
I Facebook Papers emersi qualche settimana fa dopo le testimonianze di una ex dipendente, Frances Haugen, pongono molti interrogativi sull’operato dell’azienda e sulla sua organizzazione interna. Continue reading
Connessioni: omicidio in Marocco, rete svizzera, salafiti, estrema destra e gli attentati di Parigi e Bruxelles – by Nicolò Spagna
Il 17 dicembre 2018 le turiste norvegesi Louisa Vesterager Jespersen e Maren Ueland sono state assassinate nell’area di Imlil, zona turistica del Marocco per tutti gli appassionati di hiking sul monte Toukbal. Continue reading
Nuove Ricerche: Etnografie dell’Estremismo Politico – Ethnographies of political extremisms – by Barbara Lucini
Il panorama dell’estremismo politico sia nazionale sia internazionale[1], senza trascurare forme violente dei gruppi separatisti è vario e frammentato per quanto concerne i temi di interesse, per le modalità comunicative e narrative, nonché per i canali comunicativi prescelti. Continue reading
Le aree urbane e suburbane a rischio di radicalizzazione nel milanese – by Andrea Foffano
Secondo i dati raccolti dall’ORIM (Osservatorio Regionale per l’Integrazione e la Multietnicità) e contenuti nel rapporto relativo all’anno 2016, in Lombardia vivrebbero circa 10 milioni di persone. Fra questi, circa 1.314.000 risulterebbero soggetti immigrati da paesi esteri. Fra questi, gli irregolari sarebbero stimati in circa 96.000 unità. Continue reading
Che cosa insegna l’arresto dell’ex jihadista di Bosnia che manda il figlio nell’Isis – by Giovanni Giacalone
Venerdì 26 giugno viene arrestato in provincia di Como Fayek Shebl Ahmed Sayed con l’accusa di associazione per finalità di terrorismo. Un mandato di arresto è stato inoltre spiccato per suo figlio, il 24enne Saged, latitante in Siria dove milita nelle file di una katiba qaedista, la Nour El Din Al Zenky. Continue reading
Meriem Rehaily: cosa implica la storia della jihadista padovana – by Giovanni Giacalone
Meriem Rehaily, la ventiduenne marocchina fuggita nell’estate del 2015 da un paesino del padovano per raggiungere la Siria e unirsi al Daesh, potrebbe essere rientrata in Europa e sarebbe attualmente nascosta in Francia sotto falsa identità. La notizia è stata rivelata pochi giorni fa dal quotidiano marocchino Al-Ahdat al-Maghribia e si baserebbe su fonti legate all’intelligence europea, forse francesi o spagnole. Continue reading
TRIVALENT – Terrorism pReventIon Via rAdicaLisation countEr-NarraTive
TRIVALENT is a three years EU funded project which aims to a better understanding of root causes of the phenomenon of violent radicalisation in Europe in order to develop appropriate countermeasures, ranging from early detection methodologies to techniques of counter-narrative. ITSTIME is part of the Consortium. Continue reading
Valutare i programmi di prevenzione dell’estremismo violento (CVE) – by Matteo Vergani
L’allarmante verità sui programmi di prevenzione dell’estremismo è che non sappiamo se funzionano davvero. L’ho sostenuto in un recente post sul sito del think tank australiano “The Lowy Institute“, in cui ho segnalato l’assenza di valutazione dei programmi di prevenzione dell’estremismo, sia in Australia sia a livello globale. Continue reading
Nuovo video: i bambini del Daesh giocano al gatto e il topo
Dopo un trailer di 43 minuti lanciato il 29 dicembre è stato pubblicato oggi dalla casa mediatica ar-Raqqah un nuovo video che vede protagonisti i “leoncini del califfato”. Continue reading
September 11, 2016: Are we safer today? – By Maria Chr. Alvanou
It was 15 years ago, since terrorism shaped global history and turned international terrorism into the number 1 security threat. The infamous attack remains a symbol of jihadist atrocity and a reminder of how even the mightiest military power on earth can be vulnerable. “Al –Qaeda” became a name to fear, perceived as the Lernean Hydra of terrorism, especially because it waged global jihad as an “umbrella network”, under which off-springs, cells and individuals could perpetrate attacks in a flexible way and without the conventional structural and operational limitations of the past. Continue reading