Il video di Daesh su come ammazzare gli infedeli: “Taking revenge for the Muslims”

È stato pubblicato il primo video-tutorial del Daesh: 29 minuti realizzati dal Ar-Raqqah durante i quali vengono illustrate le modalità di utilizzo dei coltelli e come realizzare un ordigno esplosivo artigianale. Il titolo è “Taking revenge for the Muslims” (29 minuti, pubblicato il 27 novembre 2016), spiega come utilizzare le armi più semplici per colpire ed è realizzato montando tre spezzoni con una loro autonoma narrativa.

Il tema dei tutorial non è certo nuovo. Inspire, il magazine qaedista ci ha abituati a contenere in ogni edizione una sezione specifica dedicata a guidare passo a passo il lettore nella realizzazione di un’arma, solitamente esplosiva, o nell’uso di pistole e fucili.

Il video-tutorial però è un genere insolito e ancora  più interessante perché chiara declinazione operativa delle linee dettate dal primo numero di Rumiyah nella sezione “just terror”. Al termine del filmato vengono infatti ripresi i numeri 2 e 3 del magazine nei quali la sezione è presente. Nell’edizione del primo numero della rivista, infatti, il Daesh aveva dedicato ampio spazio a dettagliare gli accorgimenti necessari per portare a termine un attacco con l’uso di coltelli. L’insistenza, ancora, è sull’indirizzare i lupi solitari ad usare le armi che possono essere offerte dalla quotidianità con la competenza di tecniche specifiche che questo video vuole diffondere.

Nel video, oltre ad una descrizione delle diverse tipologie di lame, il tutor, Abu Sulayman al Faransi, mostra i punti da colpire sul corpo di un prigioniero, vivo e ammanettato a una sorta di croce (9 minuti circa). Anche in questo video nulla è dato al caso. Dopo l’intervento del “tutor” francese, segue l’intervento di Abu Muhammad al-Muhajir, che, parlando in lingua inglese con un chiaro accento orientale, richiama tutti i musklmani alla guera generalizzata contro gli infedeli (2 minuti circa). Per concludere con le lezioni in arabo di Abu Nur ash-Shami su come confezionare un ordigno esplosivo nella cucina di casa (15 minuti circa).

Oltre agli aspetti violenti del video che non aggiungono nulla alla comprensione della diversificazione dell’utilizzo della comunicazione propagandistica, e in particolare del web, da parte del Daesh, è importante notare come ancora una volta sia internet il canale scelto per la diffusione dei modus operandi consigliati ai lupi solitari. Ancora una volta, infatti, come era stato per il primo richiamo del maggio scorso di Al Adnani,  è la rete “in chiaro”, non quella delle chatt o dei gruppi ad accesso limitato, a fornire spunti operativi richiamando tutti i mussulmani a combattere.

Nuovamente, si evidenzia l’attenzione del Daesh verso il popolo musulmano francese, al quale viene chiesto di reagire alle azioni della colazione, non tralasciando però l’attenzione verso un target internazionale, da qui l’uso dell’inglese, ma sottolineando in particolare l’interesse verso le zone del sud est asiatico, come Filippine e Bangladesh, che sono diventate sempre più care al Daesh.

Forse si tratta di uno dei primi video interessanti, da quando il Daesh sta perdendo colpi sul terreno: la propaganda mistifica la realtà sul campo e continua a instillare i germi della radicalizzazione e, in questo caso, a fornire veri e propri indirizzi operativi e consigli ai “lupi dell’occidente”.

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