TERRORGRAM: the impact on Italian far-right digital ecosystem – by Federico Borgonovo & ITSTIME (It. & Eng. Version)

Versione italiana – Tra il 26 e il 27 ottobre il ventitreenne Luigi Antonio Pennelli è stato arrestato in provincia di Bari per arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Si apprende che stesse agendo in qualità di comandante della cellula italiana di The Base. Quest’ultimo è un gruppo paramilitare nazionalista che opera attraverso la fondazione di network adibiti a reclutamento, addestramento e pianificazione. L’ideologia di The Base si fonda sull’etnonazionalismo, sul suprematismo bianco, sull’accelerazionismo e sull’elogio della violenza. L’insieme di queste narrative compone la subcultura estremista nota come Siege Culture, opera a cui lo stesso Pennelli faceva costantemente riferimento. La denominazione deriva dall’opera Siege redatta da James Mason in 5 edizioni, l’ultima risale al 2020, nella quale esalta la figura dell’terrorista inteso come rivoluzionario e incita a un attacco contro il sistema. Ciò che rende interessante il soggetto in questione e la sua radicalizzazione è la presenza di evidenti segnali deboli e influenze. Dal punto di vista simbolico e ideologico emergono diverse evidenze sul suo potenziale operato e il ruolo simbolico-culturale del TERRORGRAM. Luigi Antonio Pennelli, secondo quanto è emerso dalle indagini, stava scrivendo un manifesto in cui delineava il proprio pensiero, aveva decorato il suo fucile ad aria compressa con i nomi dei “santi-terroristi” e soprattutto era attivo in diverse chat rooms italiane su Telegram dichiaratamente neonaziste e neofasciste. Inoltre, aveva diffuso foto e video girati in prima persona con addosso una skull mask. Il terreno fertile del pre-esistente ecosistema digitale estremista italiano ha permesso il permeare dell’influenza del TERRORGRAM. Tale influenza si concretizza nella condivisione di “modus operandi” che il TERRORGRAM, tramite Telegram, diffonde massicciamente attraverso una rete di canali e chat rooms, esportando una subcultura della violenza contraddistinta da specifiche pratiche socio-digitali. Quello che abbiamo osservato con gli attentati di Buffalo, Bratislava e infine dopo l’arresto di Luigi Antonio Pennelli è un sistema simbolico-culturale pervasivo che ha influenzato e influenza tutt’oggi l’azione dei propri seguaci dando vita a quello che noi chiamiamo Terrorgram Effect (Effetto Terrorgram, vedi figura 1).  

L’articolo è stato redatto da Federico Borgonovo in collaborazione con Simone Castagna, Silvano Rizieri Lucini, Gianpaolo Plini e Giulia Porrino come parte del percorso di internship presso ITSTIME.

Fig.1

English version – Between 26 and 27 October, 23-year-old Luigi Antonio Pennelli was arrested in the province of Bari for recruitment for the purposes of international terrorism and propaganda and incitement to commit racial, ethnic, and religious discrimination. It is learnt that he was acting as commander of the Italian cell of The Base, a nationalist paramilitary group that operates through the foundation of networks for recruitment, training and planning. The ideology of The Base is based on ethnonationalism, white supremacism, accelerationism, and the praise of violence. Together, these narratives compose the extremist subculture known as Siege Culture, a publication to which Pennelli himself constantly referred. The name derives from the work Siege compiled by James Mason in 5 editions, the latest dating back to 2020, in which he exalts the figure of the terrorist understood as a revolutionary and incites an attack against the system. What makes the subject in question and its radicalisation interesting is the presence of weak signals and influences. From a symbolic and ideological point of view, various evidence emerges on its potential operation and the symbolic-cultural role of TERRORGRAM. Luigi Antonio Pennelli, according to what emerged from the investigation, was writing a manifesto in which he outlined his thoughts, had decorated his air rifle with the names of terrorist saints and above all was active in several Italian chatrooms on Telegram that were openly neo-Nazi and neo-fascist. In addition, he had disseminated photos and videos shot in person wearing a skull mask. The fertile ground of the pre-existing Italian extremist digital ecosystem allowed the influence of TERRORGRAM to permeate. This influence is fundamentally a shared ‘modus operandi’ that the TERRORGRAM, via Telegram, spreads massively through a network of channels and chat rooms, exporting a subculture of violence marked by specific socio-digital practices. What we observed with the attacks in Buffalo, Bratislava and finally after the arrest of Luigi Antonio Pennelli is a pervasive symbolic-cultural system that has influenced and still influences the actions of its followers generating what we call Terrorgram Effect (figure 1).

The article was written by Federico Borgonovo in collaboration with Simone Castagna, Silvano Rizieri Lucini, Gianpaolo Plini and Giulia Porrino as part of the internship at ITSTIME.