A febbraio Ayman al-Zawahiri lanciava un messaggio in cui chiamava il Bangladesh alla battaglia per l’Islam, contro il Pakistan e gli infedeli. In effetti il Bangladesh era diventato mira esplicita di al Qaeda poco dopo la proclamazione del Califfato, nell’autunno successivo. 
A luglio di quest’anno la polizia del Paese indiano aveva catturato il leader di Al Qaeda nel subcontinente indiano, Mainul Islam, assieme ad altri 11 sospetti terroristi. Oggi il jihadismo si fa sentire uccidendo un italiano: Cesare Tavella, cooperante cinquantenne.
La rivendicazione è ancora da approfondire ma la rete del terrorismo rilancia il messaggio in questo modo:
- Massive development in Bangladesh. Islamic State announces the first Wilayah in the Indian subcontinent by assasinating an Italian
- Massive! Its Wilayah Bangladesh everyone!!
- May Allah grant the mujahidin more victories in wilayat Bangladesh
- I’m sure Wilayah Bangla will operate covertly just like AQIS is doing now. AQIS may be is a step above right now
- Massive development in Bangladesh. Islamic State announces the first Wilayah in the Indian subcontinent by assasinating an Italian
- Bangladeshi taghūt Shaikh Hasina must have Pasina(sweat) all over her today ;) She has AQIS and Wilayah Bangla on her soil now
- Big news #IslamicState has sleeper cells in #Bangladesh Crusader from Italy has been assassinated
- Sent to hell
Ufficialmente, dunque, sembra aprirsi la stagione della provincia del Bangladesh (Wilayah Bangladesh) incorporata nella struttura amministrativa del Califfato.
Continuiamo a monitorare gli sviluppi, ma la strategia di espansione del Califfato è molto più articolata e determinata di ogni strategia di repressione.
Almeno per quanto si è visto finora.
