Dialogo con Aso Hunar, alto membro del partito Pjak – by Hamed N.

Hunar: noi non abbiamo fatto guerra alla Turchia, ma ultimamente è stata la Turchia che ci ha attaccato con gli elicotteri uccidendo sei guerriglieri dell’ufficio d’informazione. Alcuni giorni fa il capo delle forze armate turche Urkar Bashbug, ha dichiarato che vi sono accordi militari segreti con l’Iran per una collaborazione contro il Pjak (Partito della Libertà del Kurdistan) e il Pkk. Infatti, Hunar ribadisce che la Turchia sta formando le forze iraniane contro la guerriglia, perché le tecniche militari iraniane per questo tipo di guerra sono ancora di basso livello: è per questo che la Turchia ha messo a disposizione degli iraniani la propria esperienza.

L’America dovrebbe fare riferimento al Pjak per influire sull’Iran e non guardarci con scetticismo a causa della propaganda  turca che ci considera un filiale del Pkk. In realtà non è cosi. Il Pjak è un partito autonomo e non è un filiale del Pkk: l’obbiettivo è la libertà per il Kurdistan e la democrazia per l’Iran – e insiste Hunar – non siamo una forza nazionalista e non crediamo molto nei confini geografici attuali:  noi speriamo nella libertà per il nostro popolo e nella repubblica democratica a Tehran. Hunar ribadisce che l’obbiettivo principale non è far cadere la repubblica islamica, ma lottare per raggiungere cambiamenti a favore di quel mosaico di popoli che è l’Iran: noi non accettiamo l’ingiustizia nei confronti della volontà dei popoli come i Beluci,Arabi o le altre minoranze etniche presenti in Iran. Noi lottiamo per la democrazia in tutto l’Iran.

La strategia del Pjak si basa su due fattori importanti, il primo è l’avvicinamento di tutte le forze democratiche presenti in Iran per lottare insieme su tutto il territorio iraniano in favore della democratizzazione dell’Iran e per ottenere i diritti del popolo kurdo. Il secondo è dar vita ad una politica nazionale con tutte le forze democratiche kurde. Per quanto riguarda la proposta del Pkk, che rivendica la separazione come soluzione al problema kurdo, questa idea vive nel cuore di ogni kurdo del Kurdistan, ma è un sogno che io non sostengo – dice Hunar -. Il federalismo può essere un esito politico ma per ciò occorre lottare per la realizzazione di un Iran democratico. Lo stesso Hunar con forza ha respinto – definendola propaganda – le dichiarazioni degli sciiti iraniani per cui il Pjak avrebbe iniziato una guerra contro l’Iran: il Pjak non vuole la guerra ma si difende con capacità avendo ucciso 154 Pasdaran iraniani nel solo mese di marzo.

Hamed N.