Fin dalla sua nascita, il collettivo di estrema destra Terrorgram ha promosso l’accelerazionismo militante con l’obiettivo di portare al collasso la società moderna, considerata corrotta, per dar luogo a una rivoluzione suprematista bianca in cui il caos, la violenza e atti terroristici vengono utilizzati per consentire la creazione di un etno-stato bianco.
Mediante l’analisi dei materiali condivisi all’interno del collettivo Terrorgram, emerge come la “santificazione” sia alla base del meccanismo di diffusione della propaganda accelerazionista. Con il termine “santificazione” si intende una forma di glorificazione di terroristi, shooters e assassini suprematisti bianchi che possono essere definiti “santi” in quanto detengono specifiche caratteristiche riportate sia nelle pubblicazioni ufficiali Terrorgram, sia in alcuni messaggi condivisi dagli utenti del collettivo. Per essere considerato un “santo”, un individuo deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali: essere bianco, aderire agli ideali promulgati dal collettivo ed effettuare un attacco con almeno una vittima. In questo meccanismo è intrinseca la promessa di “santificazione”, la quale consiste nella garanzia di immortalità riconosciuta a un individuo glorificando il suo attacco e rendendo efficace il suo “sacrificio” attraverso la condivisione di materiale celebrativo.
Da diversi anni, attraverso i “santi”, e la propaganda ad essi associata, il collettivo ha incoraggiato gli utenti a emularne le gesta per commettere attacchi al fine di raggiungere gli obiettivi dell’estrema destra accelerazionista. Questo processo si può riassumere in quello che è stato definito Santification Propaganda Cycle(SPC), un meccanismo di influenza, rappresentato come un ciclo, che mostra il collegamento tra propaganda, radicalizzazione e attentato all’interno dell’ecosistema Terrorgram (figura 1).
L’SPC dimostra come, all’interno dell’ecosistema, la diffusione di materiale propagandistico porti alla radicalizzazione di un utente, spingendolo a pianificare e commettere un attentato producendo materiale inedito, tra cui un manifesto e una diretta streaming dell’attacco. Questi prodotti, confluendo nell’ecosistema, verranno condivisi e rielaborati per celebrare l’attentatore e creare nuova propaganda per radicalizzare altri utenti. Si sottolinea come le diverse fasi dell’SPC vengono alimentate dalla fase precedente dando vita a un loop che si autoalimenta consentendo in questo modo alla propaganda Terrorgram di essere diffusa e di reclutare efficacemente nuovi membri. Emerge chiaramente come la promessa di “santificazione” sia uno dei principali fattori che influenza gli utenti a commettere attacchi e che la creazione di “santi” sia necessaria per il sostentamento del collettivo accelerazionista.
Nonostante all’interno dell’ecosistema Terrorgram non ci siano ruoli e strutture gerarchiche definite, si può affermare che la maggior parte della recente produzione e diffusione della propaganda relativa alla “santificazione” veniva effettuata da due membri cardine del collettivo: Dallas Erin Humber e Matthew Robert Allison. Nel settembre del 2024, il loro arresto ha di fatto causato uno sgretolamento dell’ecosistema e un notevole rallentamento nella diffusione della propaganda, creando un vuoto di potere tra gli utenti “santificatori”. Ciononostante, l’idea di “santificazione” rimane cristallizzata all’interno del collettivo accelerazionista Terrorgram, lasciando la possibilità, a utenti membri rimasti, di raccogliere l’eredità lasciata da D. Humber e M. Allison.
Attualmente, non risulta esserci un’ampia produzione di propaganda all’interno del network Terrorgram. Tuttavia, attraverso l’analisi dell’ecosistema, è possibile affermare che alcuni utenti si stiano muovendo per sopperire alla mancanza di un “santificatore”, provando a colmare il vuoto di potere lasciato dai predecessori. In particolare, è emersa la volontà di avviare un processo di canonizzazione riprendendo le figure già santificate in passato dal Terrorgram e ampliando progressivamente il “pantheon” dei “martiri” attraverso il coinvolgimento diretto della comunità. Mediante sondaggi e messaggi, gli utenti sono invitati a segnalare nuovi individui ritenuti meritevoli di essere canonizzati come “martiri”.
La pratica si è rivelata un efficace strumento di propaganda capace di orientare gli utenti a desiderare di mettere in pratica atti violenti in cambio di un riconoscimento. Questo meccanismo, non solo legittima l’uso della violenza ma la rende anche attrattiva e desiderabile, perché mettendola in pratica, è possibile raggiungere la “santità”. La minaccia che la promessa di “santificazione” pone risiede proprio nella sua capacità manipolatoria, che accompagnata da una propaganda accattivante, spinge gli utenti a percepire l’azione violenta non come un atto da condannare, ma come un’opportunità di riconoscimento e di appartenenza a una comunità. In tal senso, se ripresa e messa in atto con coerenza e continuità, all’interno dell’ecosistema accelerazionista di estrema destra, questa strategia rischia di riattivare utenti ancora presenti all’interno dell’ecosistema, rafforzando le dinamiche e riportando in auge l’eredità del Terrorgram. L’eventuale riemergere di pratiche già sperimentate o una loro evoluzione rappresenta una minaccia concreta da continuare a monitorare.