All posts by Marco Lombardi

24Mag/16

Volo Egyptair e sicurezza negli aeroporti – by Gaia Rossi

Nella notte tra il 18 e il 19 maggio alle 2.45’, il volo MS804 scompare dal radar. L’airbus, partito dall’aeroporto Charles de Gaule alle 23:09, non è mai arrivato a destinazione. Il volo con 66 persone a bordo è precipitato al largo dell’isola greca di Karpathos. Subito le amministrazioni si sono pronunciate con diverse ipotesi sulle cause dell’accaduto, la più “gettonata” sembrava essere quella del terrorismo. Ancora stamattina (24/05) non ci sono conferme o smentite su rivendicazioni riguardo l’accaduto. Continue reading

19Mag/16

Aereo Egyptair caduto: altro colpo della propaganda del Daesh?

Copione che si ripete avendo imparato come fare meglio? L’incidente dell’airbus  della Egyptair, scomparso questa notte, il cui relitto è stato avvistato al largo dell’isola di Karpathos fa riecheggiare l’episodio avvenuto in Egitto, il 31 ottobre 2015, quando un aereo di linea russo è stato abbattuto nei cieli del Sinai dall’esplosione di una   lattina lasciata sotto il sedile, causando la morte di 224 passeggeri. Continue reading

16Mag/16

Socializzazione resiliente, terrorismo e movimenti antagonisti – by Barbara Lucini

Durante queste ultimi giorni, alcuni fatti meritano un’attenzione particolare, in quanto da essi emerge chiaramente il ruolo finora sottovalutato della sociologia e dell’analisi che essa può offrire, per l’interpretazione e la valutazione di fenomeni terroristici o ad essi associati. La sociologia in particolare permette di comprendere processi sociali tipici come la socializzazione in connessione con le attività terroristiche e gli ambienti sociali e geografici dove esse si sviluppano. Continue reading

03Mag/16

Il network jihadista in Italia: Dae’sh e la nuova strategia di penetrazione del territorio italiano – by Nicolò Spagna

Tornando sulla questione del network jihadista e i collegamenti che sono stati riscontrati con l’Italia, trattati nell’articolo precedente, oggi l’attenzione si focalizza nel particolare in Lombardia e Piemonte. Il 28 aprile 2016 sono stati emessi ordini di arresto nei confronti di sei soggetti accusati di “partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale”. Questo evento, oltre a confermare ulteriormente l’esistenza nel territorio italiano di focolai di fondamentalismo di matrice islamica strettamente collegati al sedicente Stato Islamico, è interessante in quanto evidenzia in primis l’importanza dell’analisi delle reti sociali e delle diverse tipologie relazionali riscontrabili al loro interno. In secondo luogo si evidenzia la sottile (ma presente) capacità di adattamento delle strategie del Dae’sh in funzione degli obiettivi.

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Intelligence Economica: un futuro per il Sistema Paese – Conferenza stampa presso il Senato della Repubblica

Modera Laris Gaiser

Copia di Conferenza stampa Intelligence Economica 20160511

21Apr/16

La cellula degli Imishti – by Giovanni Giacalone

Lo scorso 16 aprile Samet Imishti veniva condannato da un tribunale kosovaro a sette mesi di reclusione, con aggiuntiva multa di euro 800; il soggetto in questione è accusato di aver fatto propaganda a favore dell’ISIS sul proprio profilo Facebook e attraverso un gruppo denominato “Me ose, pa tu, Hilafeti eshte rikthy” (Con te o senza di te il califfato è ritornato), da egli gestito. Continue reading

Esce martedì 26 Aprile il nuovo libro di Giovanni Giacalone

LA SPIRALE BALCANICA
Schermata 2016-04-19 alle 20.00.09

Negli ultimi mesi si è sentito molto parlare di “rotta balcanica” e di jihadismo proveniente da est, in particolare dopo alcune operazioni anti-terrorismo in territorio italiano che hanno visto coinvolti alcuni personaggi provenienti dai Balcani. Improvvisamente l’Italia si è resa conto che i jihadisti non erano poi così lontani.

Un pericolo che tuttavia non compare dal nulla, ma che è il risultato di un processo avviato nei primi anni ’90 con lo scoppio della guerra di Bosnia, quando centinaia di jihadisti veterani del conflitto afghano contro i sovietici confluirono nel paese balcanico per combattere contro serbi e croati.

Dopo la fine della guerra molti di questi jihadisti si stabilirono nell’area e posero le basi per la diffusione dell’islamismo radicale. Un fenomeno plurifase che io definisco “Spirale Balcanica” e che in seguito influenzerà anche altri paesi limitrofi come Albania, Macedonia e Kosovo, diventando così una seria minaccia per l’Italia.

13Apr/16

La Grande Rete del terrorismo jihadista e l’Italia – by Nicolò Spagna

Fin da quando il cuore dell’Europa è stato colpito, con gli attacchi alla capitale parigina e successivamente con Bruxelles, i riflettori si sono spostati quasi immediatamente sull’Italia. La macchina della propaganda jihadista di Daesh ha più volte etichettato l’Italia come target privilegiato, infatti proprio in uno degli ultimi video rilasciati dall Alwa’ad  Media Production, vengono minacciate Roma, Londra e Berlino ponendo alla base frasi proselitistiche con il fine di smuovere i seguaci e spronare all’azione: “Combatteteli, Allah li punirà attraverso le vostre mani”. Continue reading