01Gen/15

Ramelli e Marzullo in video – by Marco Lombardi

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due cooperanti rapita dal Aleppo (Siria) il 31 di luglio 2014, sembrano essere vive. L’ultimo giorno del 2014, è stato postato un video Il giornalista Zaid Benjamin rilancia via twitter (@ziadbenjamin), al chiudersi del 2014,  l’informazione che il negoziato tra Al-Nusra e il Governo Italiano per il rilascio dei due ostaggi è in fase di stallo e l’appello videoregistrato postato sul canale YouTube “Islamic Sham”.

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29Dic/14

Exit Strategy afghana – Marco Lombardi a Radio Vaticana

La “più lunga guerra nella storia americana arriva a una conclusione responsabile”. Con queste parole il presidente statunitense, Barack Obama, ha salutato la conclusione della missione in Afghanistan dell’Isaf, la “International Security Assistance Force” della Nato che – dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 negli Usa – per 13 anni ha affiancato le forze di Kabul nella lotta contro i talebani. Ieri, nella capitale afghana, si è svolta una cerimonia “blindata” alla presenza del comandante dell’Isaf, il generale americano John Campbell. Dal primo gennaio 2015, dunque, la missione sarà rimpiazzata da una operazione internazionale, con compiti prevalentemente di formazione e assistenza delle forze di sicurezza locali. Ma quale bilancio tracciare di 13 anni di presenza Nato in Afghanistan? L’opinione di Marco Lombardi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e profondo conoscitore dell’area, intervistato da Giada Aquilino.

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18Dic/14

Migranti, clandestini, terroristi: indagini a Palermo – by Marco Lombardi

Oggi, 18 dicembre, i media comunicano che la Procura di Palermo ha aperto un’indagine dopo che i servizi segreti hanno segnalato la possibile presenza di terroristi tra gli immigrati sbarcati negli ultimi mesi in Sicilia. Sul caso indaga anche la Procura di Milano: si legge che inquirenti milanesi hanno utilizzato lo “strumento normativo delle intercettazioni cosiddette preventive” per “verificare ipotesi di terrorismo individuale, nonché le segnalazioni, provenienti da svariate fonti, relative all’adesione-partecipazione allo ‘stato islamico’”. Di massima la notizia è abbastanza “sotto traccia”, e ciò è bene considerata la sensibilità politica intorno al tema migrazione e a quello terrorismo: due questioni capaci di mobilitare la “pancia” della politica e della gente e che, invece, hanno bisogno di politiche rigorose frutto di una analisi fredda e consapevole. Continue reading

04Dic/14

Più telecamere = più sicurezza? L’omicidio di Loris pone la questione – by Chiara Fonio

Il prefetto di Santa Croce ha annunciato un nuovo piano per la sicurezza: più telecamere e polizia. L’omicidio del piccolo Andrea Loris Stival ha dato una notevole accelerata al “patto per la sicurezza” . L’implementazione della videosorveglianza è presentata quasi come un fatto “naturale”: in fondo è grazie alle telecamere che sono emerse alcune contraddizioni significative e preoccupanti. Le immagini della videosorveglianza raccontano, per ora, un’altra storia rispetto ai fatti descritti dalla madre: il bambino non è stato accompagnato a scuola.

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02Dic/14

Social Media Intelligence: un nuovo spazio per la raccolta di informazioni rilevanti – by Alessandro Burato

L’utilizzo dei social media come strumento per monitorare gli aspetti più disparati è stato impiegato sin dalla loro comparsa sul panorama mondiale. Quando questa indagine migra dalla molteplicità di temi dei quali si può occupare per dirigersi verso un utilizzo puntuale in materia di sicurezza prende il nome di SOCMINT ossia SOCial Media INTelligence. Ambito di indagine sicuramente non nuovissimo ma di recente teorizzazione, la SOCMINT cerca ancora uno spazio all’interno del dibattito accademico per la sua collocazione nel più ampio spettro delle declinazioni dei processi di intelligence. Oltre a questo aspetto di pura disquisizione teorica, altre riflessioni si aprono sia sul piano metodologico che deontologico. Continue reading

27Nov/14

Libia: il ruolo di attore principale a cui l’Italia non può rinunciare – by Claudio Bertolotti

L’Italia deve essere parte del processo di stabilizzazione della Libia, anzi deve indirizzarlo e coordinarlo perché è un interesse nazionale vitale, con ogni probabilità il più importante. Sicurezza fisica e sicurezza economica sono le ragioni che impongono una decisione importante: andare in Libia, senza se e senza ma. Continue reading